Se il tavolo “Giovani ed equo compenso” vuole fornire risposte immediate a chi oggi si trova in condizioni di scarsa remunerazione e tutela, o a chi vuole rimanere libero professionista senza sconfinare nella subordinazione, questo tavolo si interroga su un’ipotesi di medio periodo: elaborare un contratto collettivo nazionale per i mestieri della progettazione architettonica capace di riconoscere, tutelare e normare i rapporti di lavoro subordinato negli studi e nelle società di progettazione. Interloquendo con giuristi, sindacati, ordini professionali, casse previdenziali e altri soggetti, il tavolo studierà altri contratti nazionali esistenti e si porrà in ascolto delle lavoratrici e dei lavoratori per raccogliere le esigenze che vorrebbero vedere raccolte in un nuovo contratto. Il rafforzamento della contrattazione collettiva è in grado di spezzare l’isolamento di lavoratrici e lavoratori, di fornire loro un orizzonte comune e dei valori di riferimento. Anche chi rimarrà libera o libero professionista potrà trarne indirettamente giovamento.
Obiettivi del tavolo: – Rafforzare la dimensione collettiva e solidale delle rivendicazioni sul lavoro;
– Liberare il lavoro subordinato, oggi pur maggioritario presso studi e società di progettazione, dal tabù culturale e giuslavoristico di cui è oggetto;
– Studiare i contratti collettivi nazionali esistenti ed elaborare una proposta di contratto nazionale per i mestieri della progettazione architettonica, completo di stipendio minimo, tutele e scatti salariali.