Università e lavoro

La formazione come motore di consapevolezza per le lavoratrici e i lavoratori futuri

Il rapporto tra università e lavoro può e deve andare oltre ai tirocini curriculari: il sistema produttivo e i mestieri dell’architettura possono essere oggetto di racconti ed esperienze didatticamente controllate, guidate da docenti e assistenti. Il lavoro sotteso all’edificazione dello spazio è cresciuto in complessità: sempre più spesso, ha scardinato la dimensione autoriale ed è diventato lavoro di gruppo e di rete, dall’ideazione fino al cantiere. Questo tavolo di lavoro andrà alla ricerca di proposte didattiche e di ricerca che già oggi, nell’Università italiana o all’estero, si dimostrano sensibili e aggiornate rispetto a temi quali l’organizzazione del lavoro in studi e cantieri, la storia delle costruzioni e i cambiamenti della professione. Il rafforzamento del legame tra università e lavoro può non solo rendere le e gli studenti maggiormente consapevoli e preparati, ma anche quello di rafforzare l’autorevolezza dell’Università nei confronti della sfera professionale. Questo rafforzamento può avere effetti positivi e innovatori anche sulla condizione di precarietà vissuta oggi da docenti, ricercatrici e ricercatori, dottorande e dottorandi, assistenti.
Obiettivi del tavolo:
– Individuare esperienze didattiche e di ricerca che già oggi raccontano efficacemente il sistema di produzione dell’architettura e ne rendono consapevoli le e gli studenti;
– Contrastare i tirocini non pagati, le dinamiche di esasperazione competitiva e l’esaltazione dell’autore in quanto leve di svalutazione del lavoro;
– Supportare lavoratrici e lavoratori accademici nel miglioramento delle loro condizioni di lavoro.

Contenuti e attività del tavolo

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